Al centro del disegno vi è un unico grande cuore: è il Cuore di Gesù, che ormai riconosciamo. Esso è tutto circondato da fiamme: stanno a indicare che il Cuore di Gesù è tutto e solo amore, amore in se stesso, ma anche amore che riversa su ogni creatura. Gesù altro non fa che sempre amare. La croce che sovrasta il Cuore, anch’essa sempre raffigurata, dice la qualità e la misura di tale amore: un amore che dà la vita, per questo capace di prendere su di sé ogni dolore e ogni peccato, capace di sconfiggere anche la morte. Per la croce di Gesù dunque ora esiste solo la vita, ogni male e ogni dolore sono stati sconfitti per sempre.
All’interno del Cuore sono raffigurate tre rose da cui gorgano sorgenti d’acqua: sono il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo che riversano fiumi di grazie. Sono raffigurate anche sette colombe: sono le anime serafiche che hanno scelto di legarsi in maniera indissolubile al cuore di Gesù: per questo sono a lui legate con catene d’oro, che sono le catene dell’amore. Due di esse sono posate su delle finestre: sono quelle più avanzate nel cammino spirituale e che già da vicino possono contemplare le meraviglie d’amore racchiuse nel Cuore di Gesù. Altre invece sono più sotto, ancora in cammino, ma perché a Lui già legate certo giungeranno alla meta della contemplazione dell’Amore.
I documenti a nostra disposizione riportano ora una lunga digressione relativi al “patto di alleanza” che l’anima, giunta a questo punto del cammino spirituale, stipula con Gesù.
Per arrivare a questo patto, il primo passo spirituale è l’unione di volontà, che consiste nella scelta di fare propria, ad ogni istante, la sola volontà di Dio: scegliendo di vivere di essa, fa esperienza di pace interiore e di sicurezza di camminare sul retto sentiero. La via per conoscere la volontà di Dio e attuarla è l’obbedienza, madre di ogni altra virtù, conformemente a quanto insegnato dalla Scrittura (cfr. Proverbi 4,27) e dal nostro santo Padre Agostino. Perché l’obbedienza sia fonte di gioia, deve essere vissuta con semplicità di cuore. All’anima obbediente nulla manca e con passo rapido cammina sul sentiero della santità; l’obbedienza è anche l’arma migliore per sconfiggere le tentazioni del diavolo.
Il secondo passo spirituale verso il “patto di alleanza” è l’unione non solo di volontà con Gesù, ma anche di cuore. Consiste nell’abbandonare la mondanità del vivere, per amare solo Gesù e, in Lui e con Lui, ogni fratello e sorella. Se, rifacendosi al disegno del Cuore, l’unione di volontà è rappresentata dalla catena dorata, l’unione di cuore è l’anello su cui la catena termina. E’ un anello di fidanzamento che lega nell’amore Gesù e la serafina. E’ l’esperienza spirituale descritta nel Cantico dei Cantici; a questo testo biblico si ispira il disegno del cuore rappresentando la finestra cui la colomba si affaccia per contemplare e gustare l’Amore del Cuore di Gesù.
Il “patto di alleanza” trasforma l’unione di volontà in unione d’amore e dà al cuore umano la misura del Cuore divino; il frutto è che, per partecipazione, non si ama più con la misura dell’amore umano, ma con il cuore stesso di Dio, che ama tutti, sempre, per primo, senza misura.