Al centro vi è, come quasi sempre nelle rappresentazioni, il cuore di Gesù nella forma ormai usuale, con le fiamme d’amore che avvolgono la croce, segno del suo amore. All’interno del Cuore di Gesù, nella parte alta, è rappresentata la Santissima Trinità nel modo già utilizzato nel quindicesimo Cuore. Ancora, sono presente i tre acini di uva: sono quelle grazie particolari che Gesù elargisce quando si è affaticati. Il cammino spirituale infatti non è mai un procedere diritto di luce in luce, al ritmo della gioia. Al contrario, è fatto di curve e controcurve, si procede e poi pare di tornare indietro, si vivono momenti di consolazione e tempi di desolazione. Questi ultimi mettono a dura prova la perseveranza: tentazioni, oscurità, notte dei sensi, notte dello spirito, aridità… Sembra di essere in un tunnel buio senza spiragli di luce, si ha l’impressione di aver sbagliato tutto, fino ad arrivare persino a dubitare dell’esistenza di Dio. E’ la prova suprema della fede. La Grazia sostiene chi persevera, con doni che magari la persona stessa nemmeno percepisce, ma sono proprio essi che le permettono di proseguire nel cammino dietro al Signore Gesù, cammino che sempre ha per meta il mistero pasquale di morte e di risurrezione. La Trinità emana luce, l’anima è nella luce, anche se si percepisce nella notte.
Sotto la Trinità sono rappresentate sette colonne, che Madre Serafina dice introducono in una grande sala, che pare un tempio. A queste colonne sono legate con la catena d’amore sette colonne. Tra le colonne ci sono molteplici piccole stelle. La Madre dice che questa è la rappresentazione del nuovo modo di vivere delle anime che sono giunte a questo livello spirituale. Vivono ovunque “come in un tempio”, cioè con sacralità. Ognuna è legata in maniera indissolubile a Gesù con un amore liberamente scelto. Tale amore però non la isola, ma la rende membro di una sorta di “comunità spirituale”, chiamata a riflettere la comunione della Trinità. Le anime non si relazionano solo ciascuna con la Trinità, ma anche tra loro; il loro parlare è soprannaturale, questo il significato delle molteplici stelle. Sono gli argomenti di conversazione che le anime intrattengono tra loro, conversazioni virtuose, non chiacchiericcio superficiale. In questo modo proseguono insieme sulla via spirituale, “un cuor solo e un’anima sola”, recuperando così la somiglianza con la Trinità perduta con il peccato: Dio è comunione, gli uomini creati a immagine e somiglianza della Trinità non possono che essere comunione e vivere nella comunione.
Le anime autenticamente spirituali diffondono amore, vivono nella carità. Questo è il significato dell’ancora ardente collegata a ciascuna colonna, Sotto ogni ancora sono scritti dei nomi. Sono le persone che, a vario titolo, vivevano nel circuito d’amore di Madre Serafina: i laici, gli adoratori, gli oblati, i sacerdoti, ecc. Nessuno è escluso dal Cuore delle Divine Meraviglie, o per partecipazione diretta o perché chi vi è dentro trascina con sé molti altri. Questo genera un circuito d’amore soprannaturale che produce abbondantissimi frutti, come rappresentato dall’ubertosa vite che produce grossi grappoli d’uva, simbolo delle grazie elargite dalla Trinità a chi si esercita di buona lena nelle sode virtù. Frutti che sono visibili e che rendono queste persone testimoni della pienezza di vita che Gesù dona a chi lo sceglie come unico Maestro e lo segue sulla via del Vangelo.