Chi sono io … e chi sei Tu?

         

E’ di ogni essere umano ragionevole che guarda se stesso riconoscere che non si è fatto da sé; ogni persona fa l’esperienza di riceversi a ogni respiro, ad ogni battito del cuore. La creazione che ci circonda non dice cosa diversa. Niente e nessuno si fa da sé, la vita è ricevuta in dono, sempre. 

          Se questo è il dato di fatto che l’esperienza del vivere ci pone innanzi, la libertà umana risponde in maniera personale, cercando la risposta alla domanda: “Da dove vengo? Chi è l’autore di ciò che mi circonda?”.

          La risposta può essere lasciata sospesa, si parla  in maniera indefinita del Caos  -o Casualità – per dire ciò che l’intelletto sembra non riuscire ad afferrare e si deroga alla Scienza futura la responsabilità di fornire una risposta; ma la scienza risponde alla domanda “Come?”, non “Chi?”… e ancor meno “Perché?”…

          Se la mente superficiale liquida in breve e le domande e le risposte, l’intelletto più riflessivo scende personalmente nel campo della ricerca, accettando la fatica dell’indagine e l’incertezza della sospensione. 

          E’ però solo la volontà  che permette a chi si interroga di riconoscere che all’origine di ogni cosa c’è un “Tu” Creatore, fonte e origine di ogni Vita, la cui esistenza configura la nostra stessa esistenza di querenti: Sue creature, opera delle Sue mani, venuti alla vita per Sua volontà. 

          Dalla percezione di essere creature dipendenti da un Creatore nasce l’atteggiamento di adorazione, che si esprime con atti di venerazione e di culto. E’ risposta istintiva dell’uomo, di ieri, di oggi e di sempre, come testimonia la storia delle religioni: in ogni epoca, a ogni latitudine, l’essere umano che ha percepito la propria creaturalità è caduto in ginocchio davanti al Suo Creatore.

 

Mostrami il Tuo Volto!

         

Il cuore umano non è però veramente appagato dalla sola certezza di essere stato voluto e creato; il suo cuore domanda di più, chiede un incontro, una conoscenza personale di Chi lo ha creato. Pur nella consapevolezza della sproporzione, la creatura chiede di essere il “tu” del Creatore. Ed Egli prontamente risponde. E’ l’inizio della Rivelazione… Adamo… Set… Enos…Kenan…Maalaleél…Iared…Enoch…Matusalemme…Lamech…Noè…e poi Abramo, e poi Mosè, e poi… e poi… e poi…Il creatore mostra il Suo Volto  di Padre premuroso e misericordioso, che crea per amore, che non abbandona la sua creatura, “ma segue con amore il suo cammino”. (Salmo 36,23)

“Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?

Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai”

(Isaia 9,15)

“Ad Efraim io insegnavo a camminare
 tenendolo per mano,
 ma essi non compresero
che avevo cura di loro.

Io li traevo con legami di bontà,
 con vincoli d'amore;

ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
 mi chinavo su di lui
 per dargli da mangiare”
.

(Osea 11,3-4)

Come la madre il figlio, come lo sposo la sposa:

“Sì, come un giovane sposa una vergine,
 così ti sposerà il tuo creatore;

come gioisce lo sposo per la sposa,
 così il tuo Dio gioirà per te”
.

(Isaia 62,5)

          Questo il Creatore, questo il suo cuore, questo colui davanti al quale la creatura cade in ginocchio, non perché sovrastata dal terrore della divinità, ma perché commossa perché oggetto di tanto amore...

 

 

Maria, fiore dell’umanita’

     

L’amore lascia liberi; l’Amore mendica, ma mai costringe… E la creatura, nonostante l’amore sperimentato, può allontanarsi dal Creatore. La creatura si allontana, ma non si allontana il Creatore. Egli la segue, ma senza mai imporsi… Un abisso si scava tra la creatura e il Creatore… e il Creatore si affida ancora alla libertà della creatura per poter colmare Lui tale abisso…

“Mistero predetto da secoli, musica incompiuta di profezie antiche, note sospese agognano il loro riposo… La promessa di Dio attende un semplice ‘Sì’ ” (Paola Stradi)

“Pertanto il Signore stesso vi darà un segno.

Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” .

(Isaia 7,14)

          Maria, la creatura, il capolavoro della creazione, la verità della creazione…

“Eri l’unico puro cristallo che potesse riflettere il cielo, tu eri l’unico vergine specchio che l’antico no non ha infranto…” (Paola Stradi)

“«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
 che sarà chiamato Emmanuele,
 che significa Dio con noi”.

(Matteo 1,20-23)

“Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto»”.

(Luca 1,38)

 

Non vi lascero’ soli!

         

Il Creatore mostra il Suo Volto assumendo volto di Uomo, “il più bello dei figli dell’uomo” (Salmo 44,3): il Figlio, già Volto del Padre: “Chi vede me vede il Padre” (Giovanni 14,9). 

          Ma è dell’amore mai essere sazio, è dell’amore voler andare sempre oltre, oltre il tempo e oltre lo spazio, per collocarsi nell’eterno: 

“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” 

(Matteo 28,20):

“Prendete e mangiate, questo è il Mio Corpo…; prendete e bevete, questo è il Mio Sangue…” 

(Marco 14,22-24)

“E’ ben vero, o Gesù mio, che tu stai qui in modo a noi miserabili creature incomprensibile (il che forma il grande oggetto della nostra fede, essendo un tal mistero totalmente superiore al nostro corto intendimento), e però io non vado dietro ai miei sensi che non possono vedere che le apparenze del pane, sotto le quali Tu ti nascondi. La Tua Parola, o Verbo increato, o Verità infallibile, mi basta. Tu hai detto: ‘Questo è il mio Corpo’, io altro non cerco, perché lo hai detto Tu, e sono pronta a dare anche la vita per la confessione di una tale verità”. (Madre M. Maddalena dell’Incarnazione)

          Se Tu sei nell’Eucaristia, veramente e realmente presente, 24 ore su 24; io, tua creatura, sto qui, davanti a Te: non posso andare altrove, non posso fare altro che inabissarmi in Te e con Te adorare il Padre –Tu che sei il primo e perfetto Suo adoratore-, con Te intercedere per i fratelli, con Te riparare – Tu che sei l’unico riparatore- e con Te ringraziare il Padre nello Spirito Santo per gli ineffabili beni elargiti agli uomini nella creazione e nel mistero pasquale. … Perché amare è vivere uno alla presenza dell’altro…diventare una cosa sola con l'altro…